IP WEEKLY UPDATES (HOT TOPICS)

21/02/2023

Il Garante della Privacy dispone il blocco dell’utilizzo dei dati da parte di Replika 

 

Replika è un’applicazione sviluppata nel 2020 da una società statunitense e diffusa in tutto il mondo soprattutto tra i giovanissimi, Italia inclusa.

L’applicazione è caratterizzata da un software di intelligenza artificiale che si interfaccia con l’utente – tramite suoni e parole – studiato per creare un “amico virtuale” in grado di migliorare il benessere emotivo dell’utente, comprendendone i pensieri e calmandone l’ansia, aiutandolo a gestire lo stress, ecc.; in sostanza l’applicazione è in grado di influenzare le scelte, l’umore e la personalità dell’utente.

Con provvedimento del 2 febbraio 2023, il Garante della Privacy ha disposto il blocco dell’utilizzo dei dati degli utenti italiani attraverso l’applicazione poiché non vi sarebbero barriere effettive per impedirne l’utilizzo dei minori d’età (come effettivamente successo). Il Garante ha infatti sottolineato che non sarebbero sufficienti le dichiarazioni rese dagli utenti circa la propria maggiore età nel momento della creazione dell’account ma sarebbe necessario implementare meccanismi di riconoscimento della minore età dell’utente anche durante l’utilizzo dell’applicazione: ad esempio sulla base delle risposte date dall’utente che sarebbero chiaramente provenienti da un minore.

L’impatto della decisione del Garante nel caso Replika potrebbe essere rilevante anche per altri sistemi di intelligenza artificiale che saranno obbligati a dotarsi di meccanismi attivi per il riconoscimento dell’età anagrafica degli utenti anche durante l’utilizzo dell’applicazione, con conseguente revisione anche dei contratti di licenza per gli utenti.


IP WEEKLY UPDATES (HOT TOPICS)

14/02/2023

Al via i contributi dell’Unione Europea per il deposito delle domande di marchio e desgin – Ideas powered for business  

 

La Commissione Europea ha stanziato fondi per le piccole e medie imprese aventi sede nell’Unione Europea a supporto di attività orientate alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

Il Fondo, denominato Ideas powered for business  https://euipo.europa.eu/ohimportal/it/online-services/sme-fund, sarà attivo dal 23 gennaio fino all’8 dicembre 2023 ed offre il rimborso di parte delle spese relative ad attività riguardanti marchi e design.

Le imprese potranno infatti richiedere un rimborso del 75% per le spese riguardanti le tasse di deposito di domande di marchi e design dinanzi all’EUIPO e del 50% per le spese riguardanti le tasse di deposito delle domande internazionali presentate tramite WIPO. La richiesta di rimborso dovrà essere presentata preventivamente al deposito.

Le sovvenzioni sono disponibili fino ad esaurimento fondi ed è quindi necessario presentare quanto prima la domanda di rimborso scrivendo a info@lgvavvocati.it


LANDMARK DECISION ON BLOCKING ORDERS BY PUBLIC DNS PROVIDERS

11/11/2022

A panel of three judges of the Court of Milan has dismissed Cloudflare’s appeal against a preliminary injunction requested by the records’ companies Sony, Universal and Warner for blocking users’ access to three notorious pirates BitTorrent sites through Cloudflare’s public DNS service, namely 1.1.1.1.. The users’ access has been already blocked by the local connectivity companies (i.e. Telcos) following the relevant AGCOM’s orders. The Court issued a “dynamic” interim injunction, meaning that DNS blocks shall also include any alias domain to be created by the BitTorrent websites in the future.

Some technical details of the implementation of the injunction order is still subject to the Court of Milan.

Thanks to LGV Avvocati team, founding partners Simona Lavagnini and Luigi Goglia, the senior associate Alessandro Bura and the FPM Team, Luca Vespignani and Marco Signorelli.

#LGVAvvocati #lgv #fpm #copyright

DIGITAL SERVICE PACKAGE

25/10/2022

L’UE ha approvato un “pacchetto di leggi sui servizi digitali”: il Digital Services Act e il Digital Markets Act che mirano a creare uno spazio digitale più sicuro, accessibile e competitivo.

 

Con l’adozione da parte del Parlamento Europeo del Digital Markets Act (DMA) e del Digital Service Act (DSA), lo scorso luglio si è concluso l’iter legislativo iniziato nel 2020 con la proposta del legislatore europeo di un progetto strategico nel settore digitale (anche definito “Digital Service Package”) approvato nel 2021 all’unanimità dagli Stati membri.

Tale pacchetto normativo ha l’obbiettivo di circoscrivere lo spazio di manovra dei colossi del settore digitale, anche detti “giganti dell’ecosistema digitale” (tra cui ad esempio Google, Apple, Facebook), e favorire nuovi spazi a piccoli e medi concorrenti.

Digital Market Act (DMA)- Regolamento EU 2022/1925

Il Regolamento 2022/1925 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 ottobre 2022 ed entrerà in vigore il primo novembre 2022.

Nei considerando del Regolamento è evidenziato il fatto che il mercato di riferimento si caratterizza, da un lato, per la presenza di piccole medie imprese in crescita che operano come piattaforme online, dall’altro lato, dalla presenza di poche grandi piattaforme che detengono da sole la maggior quota di marcato, esercitando di fatto una funzione di controllo dell’accesso, i c.d. “gatekeepers”. Le norme contenute nel DMA mirano quindi a garantire una concorrenza leale delle piattaforme digitali stabilendo obblighi e divieti in capo ai gatekeepers.

Innanzitutto, il DMA individua i criteri qualitativi e quantitativi sulla base dei quali è possibile stabilire se un’impresa debba essere considerata un “gatekeepers”. In sintesi, deve essere considerata tale un’impresa che fornisce servizi di piattaforma di base se “a) ha un impatto significativo sul mercato interno; b) fornisce un servizio di piattaforma di base che costituisce un punto di accesso (gateway) importante affinché gli utenti commerciali raggiungano gli utenti finali; e c) detiene una posizione consolidata e duratura, nell’ambito delle proprie attività, o è prevedibile che acquisisca siffatta posizione nel prossimo futuro”. Si presume che un’impresa soddisfi questi requisiti se ha fatturato annuo di almeno 7,5 miliardi di euro o se la sua capitalizzazione di mercato era di almeno 75 miliardi di euro e se fornisce lo stesso servizio di piattaforma di base in almeno tre Stati membri; se nell’ultimo esercizio finanziario annovera almeno 45 milioni di utenti finali mensili attivi e almeno 100mila utenti commerciali con sede in UE.

Il Regolamento prevede poi una serie di obblighi imposti ai gatekeepers elencati agli articoli 5,6 e 7. In particolare, questi dovranno garantire agli utenti il diritto di annullare l’abbonamento ai servizi di piattaforma di base a condizioni analoghe a quelle dell’abbonamento, non imporre software (come i browser web) per impostazione predefinita all’installazione del sistema operativo, garantire l’interoperabilità delle funzionalità di base dei loro servizi di messaggistica istantanea e informare la Commissione europea in merito alle acquisizioni e fusioni da essi realizzate.

Il Regolamento prevede poi poteri di indagine in capo alla Commissione Europea che potrà adottare un atto di esecuzione che specifica le misure che il gatekeepers interessato deve attuare per garantire un’osservanza effettiva degli obblighi di cui agli articoli 6 e 7.

Digital Service Act (DSA) – Proposta di Regolamento

Il 4 ottobre il Consiglio Europeo ha definitivamente approvato il DAS che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e sarà direttamente applicabile in tutta l’UE dal 1° gennaio 2024.

L’atto introduce nuove norme in materia di trasparenza, obblighi informativi e accountability con lo scopo di riequilibrare i diritti e le responsabilità degli utenti, degli intermediari online e delle autorità pubbliche.

Si applica agli intermediari che offrono servizi dietro retribuzione, a distanza, per via elettronica e a richiesta del destinatario, i c.d. servizi delle società dell’informazione. Gli obblighi previsti sono modellati tenendo conto delle diverse tipologie di sevizi offerte e delle dimensioni dell’operatore: le piattaforme online di grandi dimensioni saranno soggette a requisiti più rigorosi.

In particolare, saranno previsti obblighi di due diligence e procedure per la rimozione di contenuti illegali e per la tutela dei diritti fondamentali degli utenti online, come, ad esempio, un meccanismo che consentirà agli utenti di segnalare facilmente contenuti illegali; obblighi sulla tracciabilità degli utenti commerciali nei marcati online per aiutare ad indentificare venditori illegali.

Anche in questo caso viene attribuito alla Commissione Europea un potere di controllo sulle piattaforme online di grandi dimensioni.

Anna Colmegna


INVENTOR REMUNERATION (ITALY)

22/09/2022

Siamo lieti di condividere l’ultimo contributo dell’Avv. Simona Lavagnini, founding-partner, e dell’Avv. – Rechtsanwalt Tankred Thiem, partner di LGV, sulla rivista Practical Law Global riguardo agli obblighi dei datori di lavoro di remunerare i dipendenti-inventori per la creazione di invenzioni brevettabili in costanza di rapporti lavorativi.

Take a look!

Inventor Remuneration (Italy)